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Estote Parati
02:05
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LYRICS:
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Non ci si illuda qui si suda su ogni mossa
appresso a dove l'ho interrotto
e se hanno smesso coi bermuda adesso indossano il cappotto
che sotto zero si gela
minaccia la bonaccia,
alla clientela una tela per ogni traccia
fa ciak azione, data la fase in cui tu ti sciali
con l'unione specchiata alla base di due "v" in italic.
Questa è la Kappa, schiappa, spacca oppure scappa via
porque la mia saracca ammacca la tua porcheria
e sia
complico il compito d'oggi
è logico che se non sfoggi il flow è da mo' che sloggi
io cogito in sunto,
vada come vada chérie
nasci viscido, unto a mo' di piada dalla Terry.
Afferri?
fa irritare il tuo porti innaturale,
non che importi, ma siamo ai ferri corti in generale
ma quale Bro che so che sei un cerebroleso
l'esodo d'ogni neurone
infogni sogni senza cognizione.
Finzione.
Qual'è il tuo prezzo?
Falla corta dicci...
il mio disprezzo alla tua scorta in mezzo al portaspicci
e li ci van
tutti in fila all' Ichiban
si fucila dalla Sila sino a di là in Michigan.
È un pandemonio
hai preso il conho per il conio e ti sei arreso al peso di sto matrimonio,
comprendonio da ritardati,
testo che rivesto di st'asbesto
estote parati.
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3. |
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LYRICS:
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Tu digli che ti manda...sta banda...blanda...qui non si raccomanda...
chi perde di lucidità...se a ogni domanda si tramanda la realtà...
a chi vende l'anima e perde di originalità...
RIT.
Tu digli che ti manda
sta banda blanda
qui non si raccomanda
chi perde di lucidità
se a ogni domanda si tramanda la realtà
a chi vende l'anima e perde di originalità.
FULO
Qui non si comanda ai capricci,
domanda a 'sta gente,
da 'sta banda blanda dai tralicci
manda in branda i tuoi meticci e non mente
è evidente l'andirivieni
ed è una mandria di alieni
da 'sta landa vi si manda a casa scemi.
Tu tieniti i tuoi schemi, le pose, le farse
le tue cose scarse,
i tuoi temi con prose e comparse false
fremi
per essere in tutte le salse
spremi,
ma è proprio come temi:
per le tue rivalse non ci sono estremi.
Tu cosa ci fai qui,
manco ondeggi su 'sto beat,
dimostri i tuoi limiti,
torna quando avrai i tuoi trick
torna nella tua locanda,
tirati giù la serranda
e se qualcuno chiede
chi ti manda...
RIT. X 2
Tu digli che ti manda
sta banda blanda
qui non si raccomanda
chi perde di lucidità
se a ogni domanda si tramanda la realtà
a chi vende l'anima e perde di originalità.
DELLI
Onesto chi non fiacca impegno,
lascia il segno, al resto trema la catena,
Qua non la si mena, cracca il legno contro vena
frena tu che
la via piena di buche
è un parco giochi
visto da altri occhi alla Sasuke.
Tienti la salute un'altra volta
per quel che m'importa,
rinascessi farei stessi passi messi in questa vita storta
con quest'orda di elementi
sorda ai tuoi lamenti
non c'è sorta di torta per perdenti.
Difetti di fondamenti di tecniche e dettagli,
pure se ti cimenti batti i denti su 'ste metriche ammiraglie;
lucida le tue medaglie
'sta roba non ci incanta
e se qualcuno chiede chi ti manda...
RIT. X 4
Tu digli che ti manda
sta banda blanda
qui non si raccomanda
chi perde di lucidità
se a ogni domanda si tramanda la realtà
a chi vende l'anima e perde di originalità.
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4. |
Lisciabusso
02:30
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LYRICS:
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Con l'infame come te che striscia io c'ho già discusso,
letame e piscia sul tuo flusso,
da me biscia il lisciabusso,
smusso con la lima la tua pantomima
tu vacci cauto prima che io ti stracci l'autostima in rima.
Clima frutto del tuo fare
mima muto a quanto pare
si, ma il lutto è realizzare
che debutto titolare
anche col brutto crampo a tutto campo compare,
non c'è scampo e manco scampolo supplementare.
Giullare, giù la cresta pagliaccio
quintessenza d'apparenza dalla testa al polpaccio
si sa c'ho
visto all'infrarosso su di te,
ti sto addosso Kumite,
disto da sto limite;
livide delivery
e dimmi chi è, se c'è, che ti ferì
spifferi di roghi da fiammiferi
pochi giochi Rocky, mo chi vuoi che più ti caghi
se pure gli amici che tu dici fanno i vaghi.
E ora paghi gli interessi
di pessime condotte, ridotte a frottole da fotti fessi.
Compromessi, ciarpame Jet Market
reame di madame con brame da red carpet.
Marchettari in sbattimento
schiatti lento,
Patti chiari a tratti pari disattento
a stento sento sto portento,
ma con due estratti a conti fatti non ti sbatti un monumento.
Memento.
Lettering e rettili, veleno nei proiettili,
ma almeno i tuoi difetti ammettili
stretti lì tra litri di limitrofi sospetti
e che t'aspetti?
fa harakiri o ci rimetti
fra fachiri e chierichetti
lame nella schiena e un amen alla scena
è la cancrena degli inetti
e te che t'etichetti eclettico, ma sei patetico
tacchetti sui trucchetti a tocchetti dal medico
io dedico sto fitto suono,
tu zitto e buono
che il tuo diritto al trono
va da diritto a prono,
se qua la crono è vinta da chi meno suda
io m'alleno è grinta spinta Giuda
e sta finta si concluda.
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5. |
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LYRICS:
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CLAVER GOLD
Spesso lontano dai tuoi soldi, una famiglia assente
non posso viver di ricordi, qui buon sangue mente.
Nullatenente, in mano io non ho nulla tenente
non ho divano, non ho culla, non ho un precedente
che mi costringe a stare in casa
mentre il mondo fuori corre
e devo porre rimedio a tutti i miei errori
deporre le uova marce che causano mal di pancia
la facce che m'aspettavano quando avevo la ganja
spengo le fiamme d'odio con quaranta litri d'acquasanta
sono la pera caduta lontano dalla pianta
il disco che si incanta sul punto più bello
mio fratello è figlio unico, io figlio di mio fratello.
Comunico al mio cervello di lasciarmi in pace
quando il mondo tace
sento il cuore battere ed uscire dal torace,
io non ne son capace di tornar com'ero
sto cambiano il volto e gli occhi come te
quando scorreva l'ero.
DELLI
Intesso tele con miscele d'amarezza
spezza le cautele
parentele che l'eccesso ha messo parallele
se le sorti
tutele e torti nei rapporti, al peso dei setacci
han reso gli abbracci corti.
Ortiche fanno male, vesciche alla morale
è lì che le fatiche
avranno formiche o cicale.
Caleidoscopi d'emozioni
è legge risaputa
chi li regge ruota i coni e muta la veduta
tu t'adatti, io non ce la faccio;
taccio all'esame
di ciò che spesso ci ha messo le lame
o ghiaccio nel legame,
qua a me resta destabilizzato l'asse,
boato a casse basse;
ma se è la stessa dalla culla la mia indole
promessa impressa sulla sindone
sin dove i miei passi rassicureranno l'incertezza,
una fune lega
Lume e Omega
e non si spezza.
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6. |
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LYRICS:
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Rapporto storto con ste ventisei
onnipresenti nei componimenti miei,
ma con lei solo camei
a corto con chi non vorrei,
ma in quei momenti stenti e mentirei
quindi sentimi dal play
che i maldicenti han denti di serpenti e pelle a squame,
alle mascelle lame e delle velleità da infame
e i pretendenti han stelle nelle trame,
dimmi che rimane,
spente quelle se le scordano e ritornano ad aver fame
a me non resta che sta via,
testa in cartapesta come crocevia di onestà e bugia,
richiesta di terapia,
che tuttavia, pure se pesta non arresta questa malattia
l’apologia di chi non dà voce all’affetto nuoce al petto
che affamo se un t’amo non te l’ho mai detto
e se metto a nudo il difetto e getto lo scudo
è perché ti rispetto e resto corretto anche se deludo.
Nulla...con te non sento il Nulla.
Nulla...con te non sento il Nulla.
Lei dai miei occhi suole
stanare le parole negli sguardi ne ho a miliardi
dardi contro il sole,
la scintilla brilla pure se non scocca
eppure la pupilla stilla quella che la bocca blocca
fioccano silenzi che anziché tacere
urlano contro il mio volere stando innanzi alle barriere
che ho disposto, dov’è nascosto
il mio timore frutto di un amore non del tutto corrisposto
io lo sto metabolizzando solo adesso
e ho messo al bando il bandolo della matassa di me stesso
da quando ne ho abbandonato la caccia
alle soglie del ritrovamento,
si sfilaccia ma si scioglie a stento
intento ad un nuovo nodo,
muovo e smodo, provo sodo,
trovo il modo, mi corrodo e creo la cicatrice
Siedo stravolto nel volto, non credo a molto
ed io la perdo se mi volto come Orfeo con Euridice.
Nulla...di te non sento nulla
Nulla...di te non sento nulla
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7. |
Outro
02:04
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